Il motto “Have a break, have a KitKat” è ormai entrato a far parte della cultura popolare.
Il gioco di parole si basa sul fatto che queste deliziose barrette di cioccolato si possono spezzare (break) e condividere con qualcuno in un momento di pausa (sempre break).
Il marchio, che ora è sotto Nestlè, è stato creato nel 1935 a New York. Incredibile ma vero, l’idea di questa barretta arrivò quasi per caso. Usando la scatola per scrivere dei suggerimenti, un operaio chiese uno snack che fosse comodo da portare nella sua schiscetta, la cassetta per il pranzo. Come dicevamo, la barretta KitKat è comoda perché è facilmente divisibile, sia per condividerla con colleghi o amici, sia per prolungare i momenti di dolcezza. Se riuscite a resistere, infatti, potete mangiarne una in diversi momenti della giornata.
La proposta dell’operaio ebbe subito molto successo ed oggi KitKat è un marchio conosciuto in tutto il mondo. Nel 1988 la sua fama ha attirato l’attenzione della multinazionale Nestlè, che l’ha acquisito. Quando fu creata, la barretta si chiamava Rowntree’s Chocolate Crisp e prendeva il nome dalla fabbrica in cui è nata. Nel corso degli anni lo snack è stato proposto in più formati: quello classico conta 4 barrette, ma ci sono anche quelli da 2, da 3 e perfino da 12, formato famiglia. La versione classica è composta da barrette di wafer ricoperte da cioccolato al latte ma ne esistono anche altre versioni, come quella al burro di arachidi.
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