John Stith Pemberton era un farmacista di Knoxville, Georgia, passato alla storia come l’uomo che ha inventato la Coca-Cola. O meglio, la sua prima versione, che fece il debutto nel maggio 1886. Quella di Pemberton è stata una storia piuttosto particolare e sofferta, infatti lo sviluppo della bevanda si incrocia con i problemi personali del farmacista, che per buona parte della sua vita dovette fare i conti con una dipendenza da morfina.
La vita
John Pemberton nacque l’8 luglio 1831 a Knoxville e trascorse la maggior parte dell’infanzia a Rome, sempre in Georgia. Si laureò in medicina al Reform Medical College di Macon, all’età di 19 anni. La grande passione di Pemberton, tuttavia, rimase sempre la chimica e dopo qualche anno di pratica decise di aprire una farmacia a Columbus. Nel 1853 sposò Ann Eliza Clifford “Cliff” Lewis, dalla quale ebbe un figlio, Charles Nay Pemberton, l’anno successivo.
Nel corso della sua vita Pemberton fece la sua parte nella Guerra di Secessione, dove prestò servizio nel Terzo Battaglione di Cavalleria, dove raggiunse il grado di tenente colonnello. Durante la battaglia di Columbus, nel 1865, fu ferito da una sciabola al petto e all’addome e per alleviare il dolore cronico iniziò a fare uso di morfina, fino a sviluppare una vera e propria dipendenza. Nel tentativo di risolvere il problema, Pemberton iniziò a dedicarsi ad una serie di sperimentazioni che diedero vita ad una prima bevanda, la Dr. Tuggle’s Compound Syrup of Globe Flower, e che in seguito lo portarono allo sviluppo di una bevanda a base di alcol e cocaina, che poi sarebbe diventata la leggendaria Coca-Cola.
La nascita della prima versione della Coca-Cola
Come dicevamo, durante la guerra John Pemberton subì una ferita che lo portò a fare uso di morfina per alleviare il dolore, diventandone dipendente. Iniziò così a fare esperimenti alla ricerca di un’alternativa che fosse senza morfina e per uscire dalla dipendenza. Arrivò, infine, a creare quella che ribattezzò “Pemberton’s French Wine Coca”, una bevanda ispirata al Vin Mariani, una bevanda a base di vino e foglie di coca inventata dal francese Angelo Mariani nel 1863. Nella ricetta di Pemberton si trovavano anche estratti di noce di cola e damiana.
Questo drink speciale fu promosso come particolarmente benefico per i casi di nevrastenia e in generale per donne o impiegati che conducevano una vita molto sedentaria. All’epoca problemi come la dipendenza da droghe e farmaci, alcolismo e depressione erano particolarmente diffusi, soprattutto tra i veterani di guerra come John Pemberton. Con l’avvento della Legislazione sulla Temperanza del 1886, nata per contrastare queste problematiche e fortemente voluta dal Movimento della Temperanza (che avrebbe portato all’epoca del Proibizionismo), Pemberton si ritrovò a sviluppare la versione analcolica del suo French Wine. Contattò un farmacista di Atlanta, Willis E. Venable, per perfezionare la sua ricetta. Per sbaglio si ritrovò a creare la bevanda con un mix di sciroppo e acqua gassata caduta accidentalmente nel bicchiere, ma il gusto era così gradevole che Pemberton decise di venderla come “fountain drink”, bevanda alla spina, anziché come medicina.

Fu Frank Mason Robinson a ribattezzarla “Coca-Cola”, un nome basato sui due ingredienti principali oltre che essere in linea con altre bevande simili ma destinato ad avere decisamente molta più fortuna. Sempre Robinson creò l’ormai leggendario logo, mentre Pemberton si occupò di creare una narrazione entusiastica del suo drink, definendolo “tonico per il cervello” e raccontando una bevanda miracolosa, perfetta per curare il mal di testa, rinvigorire e calmare i nervi, oltre ad essere rinfrescante e deliziosa da consumare.
In quel periodo, tuttavia, le cose per il farmacista non andavano tanto bene. Era malato e prossimo alla bancarotta a causa dell’ormai irrecuperabile dipendenza da morfina, per cui era alla ricerca di una soluzione per risollevare le sue sorti e poco dopo che la Coca-Cola fece il suo debutto sul mercato, decise di vendere i suoi diritti ai partner che aveva trovato ad Atlanta. Decise di mantenere comunque una quota da destinare al figlio, che però nel 1888 disse di voler riscuotere i suoi soldi e scelse di venderla al farmacista di Atlanta Asa Griggs Candler per meno di 300 dollari ($238.98 per l’esattezza). Nell’agosto di quello stesso anno, gravemente malato di cancro allo stomaco, John Pemberton morì all’età di 57 anni. Charles, il figlio, continuò a vendere la formula della bevanda inventata dal padre ancora per sei anni, fin quando non morì a causa della dipendenza da oppio che nel frattempo aveva sviluppato.

L’inizio della leggenda
Vi ricordate il farmacista di Atlanta Asa Griggs Candler? Nel 1892 fondò un’azienda tutta sua, si chiamava The Coca-Cola Company. Nel giro di tre anni aveva già raggiunto il mercato nazionale ed entro il 1899 aveva iniziato le esportazioni verso Cuba, preparandosi ad avviare anche quelle per l’Europa a inizio Novecento. Nel 1903 la cocaina sparì dalla formula della bevanda.
Ovviamente la Coca-Cola Company dovette subito fare i conti con la presenza della cocaina nella bevanda, della quale si parla tutt’ora. La strategia fu quella di cercare di rimuovere completamente quest’immagine, per cui l’azienda ha sempre negato la presenza di questo tipo di contenuto, sostenendo che il nome sia nato solo perché suonava più divertente. La ricetta modificata, inutile dirlo, ha ottenuto comunque successo e anche se Pemberton sponsorizzava la sua bevanda cercando di convincere i potenziali clienti che sarebbe diventata famosa su scala nazionale, forse non avrebbe mai potuto immaginare che il successo sarebbe stato così grandioso.
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