L’espressione “couch potato” è molto utilizzata e ti sarà sicuramente capitato di sentirla, sai cosa vuol dire? Letteralmente si traduce come “patata da divano” e serve ad indicare chi è estremamente pigro e starebbe tutto il giorno ad oziare sul divano a guardare la tv. Il corrispettivo Italiano più coerente con la traduzione letterale è “poltrone” ma si può tradurre anche con “pigro”.
Rispetto ad altri idiom, la storia di “couch potato” è relativamente recente e proprio per questo motivo si può risalire all’esatta origine del modo di dire. La prima volta che “couch potato” è stato utilizzato in forma scritta era il 1979 e il termine compariva in un articolo del Los Angeles Times, ma la sua nascita risale a tre anni prima. Si fa riferimento ad una telefonata avvenuta il 15 luglio del 1976 in cui Tom Lacino, parlando con la ragazza del suo amico Robert Armstrong, le chiese se il “couch potato” fosse lì e lei scoppiò a ridere. Lacino ha spiegato che la frase era soltanto un modo divertente per descrivere il suo amico, non c’era stato un particolare pensiero dietro, ma in effetti rendeva bene l’idea di qualcuno che se ne sta tutto il giorno sul divano. Ok, ma è bastata una semplice telefonata per avere questo successo?
Viva la pigrizia
Come si legge in questo articolo, durante gli anni Settanta si utilizzava l’espressione “the boob tube” per definire chi passava molto tempo davanti alla tv, che all’epoca non era una cosa così diffusa come oggi. Per via dell’assonanza tra “tube” e “tuber” (tubero, quindi patata), in molti si sono convinti che quello di Lacino fosse un sottile gioco di parole, anche se non è mai stato confermato da parte sua. Nel periodo in cui tutto questo accadeva, Lacino e Armstrong facevano parte di un gruppo ribattezzato “Boob Tubers”, una risposta ironica alla quantità crescente di persone che in California erano sempre più ossessionate da uno stile di vita sano. I Boob Tubers, invece, promuovevano uno stile di vita estremamente pigro, fatto di giornate da trascorrere davanti alla tv mangiando cibo spazzatura. Robert Armstrong, che faceva il fumettista, divertito dal termine coniato da Lacino, chiese all’amico di poter trasformare il termine in una vignetta.
Il punto di svolta che portò l’idiom a diventare mainstream arrivò quando Lacino, Armstrong e altri amici parteciparono alla Doo Daah Parade, una parodia della celebre parata delle rose di Pasadena. Il carro era formato da pochi divani e dei televisori, i partecipanti non facevano altro che stare sui divani a guardare la tv. La parodia fu un successo ed ottenne anche un po’ di copertura mediatica, tra cui un articolo pubblicato sul Los Angeles Times del 1979. Sull’onda di questo inaspettato successo, Robert Armstrong decise di creare anche del merchandise e anche la newsletter dedicata ai Couch Potato, “The Tuber’s Voice”. Sempre nel 1979, Armstrong fu abbastanza previdente da pensare di registrare il termine ma era ormai entrato a far parte della cultura popolare e iniziò ad essere utilizzato nel linguaggio comune, alla faccia del copyright.
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