Snack e leggende metropolitane: il misterioso pacchetto di Oreo

Una donna anziana sta viaggiando in autobus ormai da ore, la schiena è indolenzita e ha deciso di non provare più a dormire, che tanto è inutile.

L’autobus si ferma per una sosta e al terminal la donna decide di scendere e sgranchirsi le gambe, lo stomaco inizia a gorgogliare. Così si avvicina al distributore di cibo e bevande e punta una confezione di Oreo, c’è anche il tempo per sedersi e mangiare, l’autista ha ancora molta strada da fare prima di portare tutti a destinazione. Così la donna si siede, prende il giornale e inizia a leggere, assaporando già col pensiero i suoi Oreo. Accanto a lei c’è un ragazzo molto giovane che ascolta musica con le cuffie – quelle grandi grandi che non fanno sentire nient’altro -, che apre il pacco di Oreo e inizia a mangiarli soddisfatto. La donna lo guarda incredula, senza parole, cerca di farsi capire con un’occhiataccia, prendendo un biscotto con aria scocciata. Il ragazzo la guarda come se stesse assistendo a qualcosa di buffo, continua a mangiare gli Oreo. Lei, sempre più infastidita, prende un altro biscotto nel tentativo di mostrare chi è che comanda, senza grandi risultati. Il ragazzo non si ferma ma, arrivato all’ultimo biscotto, lo offre gentilmente alla donna. Lei, offesissima, decide di sbriciolarlo davanti a lui. Il ragazzo non capisce cosa stia succedendo, adesso è lui a essere incredulo, ma torna ad ascoltare la sua musica e si avvia verso l’autobus per riprendere il viaggio. La nonnina, ancora infastidita, non ha più la concentrazione per leggere e decide di mettere via il giornale. Non appena lo abbassa, vede davanti a sé il pacco di Oreo che aveva comprato alla macchinetta e che non aveva mai aperto.

Questa storia deriva da una leggenda metropolitana che ha origini incerte, ma che è stata raccontata anche dallo scrittore Douglas Adams e ripresa più volte nel corso degli anni – il nome dello snack varia a seconda delle preferenze ma Oreo e cookies sono i più gettonati. La storia è così popolare che ne è stato fatto anche un cortometraggio dal titolo “Snack Attack“, lo trovate qui di seguito!