Tra i dolci americani più famosi al mondo c’è la red velvet cake, che attira subito l’attenzione per il suo colore e che ormai è stata declinata anche in altre versioni, dalle cupcake ai cookies.
Letteralmente “velluto rosso“, la red velvet fa sempre gola soprattutto per la sua guarnizione, solitamente di cheese cream, ed è una layer cake, la tradizionale torta a strati, ormai sempre più richiesta anche in Italia
1 – Le origini della red velvet
Le prime torte “di velluto” risalgono al 1800, quando i pasticceri hanno iniziato a usare farina di mandorle, cacao o amido di mais per rendere la torta più soffice e quindi più vellutata.
2 – All’inizio non era così popolare
Anche se oggi ogni pasticceria d’America propone la sua versione di red velvet e nel resto del mondo non va malaccio, all’inizio la red velvet non era così apprezzata. La celebre autrice Irma S. Rombauer nel suo libro “The joy of cooking” scriveva nel 1943 che la red velvet era generalmente popolare, ma non per lei. Un altro famoso personaggio nell’ambito del cibo come James Beard la definì “blanda e poco interessante”.
3 – Red velvet dappertutto
Negli USA la red velvet è una vera e propria istituzione, basti pensare che nel 2013 compariva nel 4,1 % dei prodotti elencati nei menu. Come abbiamo già detto, la torta è stata declinata in molti modi ma il più assurdo è stato quello dell’American Cupcake di San Francisco. Preparatevi se avete lo stomaco debole: pollo immerso in pastella di red velvet, ripassato in briciole tostate di red velvet e fritto. Accompagnato con purè di patate con aglio e crema di formaggio e insalata di cavolo aromatizzata al cacao. Ci vuole coraggio, ma c’è chi ha apprezzato.
4 – La rinascita negli anni Ottanta
La red velvet ha avuto una fase di declino tra gli anni ’60 e ’70, poi tornò in voga, soprattutto per San Valentino, grazie al suo colore rosso che si presta alla festa degli innamorati. Su una cosa sono tutti d’accordo: ricominciò a spopolare dopo l’uscita del film “Fiori d’acciaio” (Steel magnolias) nel 1989, con Sally Field e Julia Roberts. Fu un vero e proprio spot (involontario) che la riportò definitivamente sul mercato.
5 – Ma perché la red velvet è rossa?
Se inizialmente era la combinazione tra cacao e latticello a dare alla torta la sua particolare colorazione, fu John Adams ad avere l’idea di specularci su, per vendere più torte, perchè il rosso attirava l’attenzione dei consumatori. La FDA aveva infatti eliminato alcune restrizioni sui coloranti alimentari e John Adams aveva un’azienda che li produceva, perciò pensò che la red velvet fosse il modo migliore per pubblicizzarli. In effetti ha funzionato.
Extra: prodotti in formato red velvet
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Foto via Flickr
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