Perchè a Singapore non si possono consumare gomme da masticare? E che problema hanno i francesi con il ketchup? Perchè un’alce non può concedersi una bella birra ghiacciata? Oggi Dave ti porta a fare un giro del mondo insolito, attraverso le leggi più assurde che hanno a che fare col cibo. Scoprirai cose incredibili!
Niente ketchup a scuola in Francia
Il problema delle mense scolastiche riguarda tutto il mondo, ci sono Paesi che applicano leggi più severe di altri ma tutti cercano il corretto bilanciamento tra cibo sano e gustoso. Notoriamente, il cibo della mensa non è il migliore da consumare ma ognuno fa del suo meglio. In Francia, nel 2011, è stato vietato il ketchup. Uno dei condimenti più amati e diffusi ma anche uno dei meno sani in circolazione. Solo un’eccezione è stata garantita, per fortuna: sì al ketchup con le patatine fritte, un abbinamento quasi sacro, impedire anche questo sarebbe stato sacrilego!
Niente cibo ai piccioni di San Francisco
“Se vai a San Francisco ricordati di indossare un fiore tra i capelli” cantava Scott McKenzie… ma ricordati anche di non dare da mangiare ai piccioni. Lo dice il codice municipale, niente cibo a uccelli ed animali selvatici che popolano parchi e strade, il divieto si estende all’intera contea. Le motivazioni sono principalmente sanitarie, soprattutto per quanto riguarda i piccioni, che potrebbero essere portatori di malattie.
Niente chewingum a Singapore
Dal 1992 è stato vietato il consumo di gomme da masticare a Singapore e la cosa ha a che fare più con l’estetica della città che con la salute delle persone. Considerato il periodo, le chewingum erano più popolari che mai ma erano davvero dappertutto: una volta masticate, venivano abbandonate nei luoghi più disparati, rischiando anche di creare danni. Ti sono venute in mente quelle che incollavi sotto al banco di scuola? A Singapore venivano attaccate in luoghi da preservare oppure sui tasti degli ascensori, le porte della metropolitana. Insomma, c’era anche il rischio che succedessero episodi spiacevoli così la soluzione è stata bandire direttamente le gomme da masticare, vietandone anche l’importazione e la vendita. Con un’eccezione: se le prescrive il medico (per esempio quelle alla nicotina o per altri scopi terapeutici), sono accettate.
Niente pollo fritto con la forchetta in Georgia
Quando è ora di mangiare il pollo fritto, un po’ come per la pizza, sorge un dilemma: si usano le posate o direttamente le mani? Se lo chiedi agli abitanti di Gainesville, in Georgia, ti diranno che è vietato da un’ordinanza consumare il pollo fritto con le mani. Ma perché? La storia non ha nulla a che fare con episodi di violenza legati alle forchette e al fried chicken ma semplicemente all’idea che la cittadina vuole dare di sé. Intenzionata a diventare la capitale indiscussa del pollo fritto, Gainesville ha imposto il modo migliore per assaporarlo: con le mani, per l’appunto. Probabilmente non finiresti in manette se dovessi gustarlo con le posate, ma vuoi mettere?
Niente clacson dopo le 9 di sera in Arkansas
Hai voglia di un sandwich per cena e si è fatto tardi? E hai deciso di andare in un negozio di sandwich dopo le 9 di sera? Se sei a Little Rock, in Arkansas, tieni a bada il tuo clacson: è assolutamente vietato usarlo dopo le 9 di sera. Il motivo? Non si conosce bene il perché, probabilmente è per preservare la pace degli abitanti nei quartieri in cui si trovano i locali.
Niente birra a un’alce in Alaska
Se vai in Alaska, in particolare a Fairbanks, e decidi di gustare una buona pinta di birra in compagnia, assicurati che nella compagnia non ci sia un’alce. Se pensi che basti un pizzico di buonsenso per non dare della birra a un’alce in Alaska, beh, sappi che non sempre è così ed è per la mancanza di buonsenso che nascono queste leggi bizzarre. Pare che questa sia nata a causa del proprietario di un bar che per intrattenere i suoi avventori dava da bere della birra alla sua alce (sì, ne aveva una come animale domestico). Le conseguenze erano che l’animale diventava aggressivo e violento, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Non c’era davvero niente di più divertente da fare?
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